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passarella euforia allo stadio campobasso

“Euforia allo stadio” intervista al maestro Passarella

Il quadro ‘Euforia allo stadio’ e cinquant’anni di opere raccontate in una mostra

“Per Giuseppe Passarella le pennellate non sono altro che le parole che a volte, e mi perdonerà, non riesce a dire”. Queste le parole scelte da Stefania, sua figlia, per raccontare la passione di suo padre verso la pittura. Giuseppe Passarella è un artista della nostra città, una vita dedicata all’arte, alla pittura e anche passione per la propria terra, il Molise. Nelle sue opere, spiega Stefania, c’è lo sguardo al futuro, al presente con problematiche sociali sempre attuali, ci sono le radici e c’è lo sguardo onirico su un paesaggio picchettato a colori. “Sono campobassano – ci racconta – sento profondamente l’appartenenza alla nostra splendida terra. Chi viene da fuori a volte riesce ad apprezzarla anche di più di quanto riusciamo a fare noi. Il nostro paesaggio è ancora puro e a me piace raccontarlo attraverso le mie tele”. Da pochi giorni si è conclusa la sua mostra al Palazzo Gil, un’esposizione di ben 122 opere che rappresentano paesi e scorci di tutta la regione.

giuseppe passarella campobasso

“E poi – ci spiega – c’è la mia città, Campobasso, della quale ho dipinto diversi luoghi che la rappresentano maggiormente”. Tra i tanti splendidi quadri esposti ce n’è uno che il pittore ha voluto donare al Campobasso. Un’opera che ha trovato il suo posto anche nella mostra del Centenario e che rappresenta quella che per tutti i tifosi è da sempre la partita per eccellenza. Quella sempre eterna Campobasso – Juventus nel giorno dell’inaugurazione dello nuovo stadio Romagnoli. Il titolo dell’opera è ‘Euforia allo stadio’.

“Sono felice di averne consegnato una copia in omaggio per i cento anni della nostra squadra”

“Ero presente in quel freddo giorno di febbraio – ricorda – eravamo tutti lì in quella partita. Di quella giornata fui colpito dall’euforia della gente, una gioia collettiva che mi rimase impressa. Era una grande giornata di festa, di amore, sensazioni che dovrebbero accompagnare tutte le partite di calcio. Con me, quel giorno, avevo Con la mia Kodak. Feci una fotografia e, una volta tornato a casa ho voluto rappresentarla su tela, per renderla impressa nel tempo. Così è nato questo quadro e sono felice di averne consegnato una copia in omaggio per i cento anni della nostra squadra. Il messaggio che voglio dare ai campobassani? Quello di amare sempre la propria città, anche semplicemente avendone cura, magari anche pretendendo la stessa cura dai nostri amministratori”. Infine, una riflessione che Giuseppe Passarella ha voluto consegnare a ognuno di noi: “In uno dei miei quadri c’è una farfalla che si posa sul fiore. Una farfalla che rappresenta la meditazione, il non correre troppo. Osservare sì le cose belle, ma anche le cose che ci piacciono di meno, quelle che possono apparirci brutte, osservarle con la stessa attenzione, per renderle migliori in futuro

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